domenica 19 giugno 2016

Papa e Papa Emerito

                                                                   Pubblicato il 01 apr 2016 
                                                                 Papa e Papa Emerito - Parte 1

    

UDITE, UDITE !!!!  Ciò che ho sempre sostenuto viene 

finalmente confermato.

- Le parole di questo prelato : "Se un papa si è dimesso dal ministero petrino e non dal "MUNUS" vuol dire che NON SI E' DIMESSO AFFATTO,  E' ANCORA PAPA  è in dubbio che Benedetto XVI è stato sottoposto a pressioni notevoli, indebite".



              Pubblicato il 01 apr 2016

                                                               Papa e Papa Emerito - Parte 2

          

giovedì 16 giugno 2016

KRAMER: «BERGOGLIO DEVE DIMETTERSI...

SCOOP :   REV. KRAMER: «BERGOGLIO DEVE DIMETTERSI, IL VERO PAPA È BENEDETTO XVI, È STATO OBBLIGATO ALLE DIMISSIONI»


kramer2
Radio Spada recentemente ha intercettato e diffuso in esclusiva per l’Italia la considerazione di Sede Vacante pubblicata su Facebook e Twitter dal Rev. Paul Kramer, esperto di Fatima e autore del testo «La battaglia finale del Diavolo».  Secondo padre Kramer la Sede sarebbe in realtà usurpata da Bergoglio e la certezza di ciò- dice- viene dal fatto che nella «Evangelii Gaudium», al n° 247, Bergoglio avrebbe fatto «esplicita professione di eresia, direttamente opposta alla solenne definizione dogmatica di Papa Eugenio III e del Concilio Ecumenico di Firenze, e la dottrina detta dal supremo magistero di Papa Benedetto XIV in Ex Quo Primum, che ripetutamente ed esplicitamente cita la definizione di Firenze, in cui l’alleanza Mosaica è stata “revocata” ed “abrogata”».
Raffronto: «Evengelii Gaudium» n. 247: «Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata». Concilio di Firenze: «La sacrosanta Chiesa Romana … crede, professa ed insegna fermamente che la materia riguardante l’Antico Testamento, la Legge Mosaica, che si divide in cerimonie, riti sacri, sacrifici e sacramenti, poiché essi vennero stabiliti per significare qualcosa di non ancora avvenuto, anche se furono propri del culto divino di quel tempo, dopo la venuta di Nostro Signore, essi hanno CESSATO la loro funzione, e hanno avuto inizio i sacramenti del Nuovo Testamento». (D.S. 1348) ecc …

Intervista al Rev. Paul Kramer

1) Se la Sede è vacante, cosa dovrebbe fare secondo Lei un buon cristiano?

Risp. Secondo il mio giudizio la Sede non è occupata da Bergoglio, ma non è propriamente vacante. Secondo le informazione che io ho ricevuto, le dimissioni di papa Benedetto XVI sono state forzate, e quindi invalide. Benedetto XVI secondo me- ed in base alle informazioni che ho, ndr – è ancora papa;

2) In alcuni ambienti, si ritiene la Sede vacante già con Giovanni XXIII; perché per Lei la vacanza inizia ora?

Risp. In passato, altri Papi hanno espresso posizioni eretiche. Ciò di per sé non fa di nessuno un apostata. L’eresia materiale non porta alla scomunica «latae sententiae». Bergoglio ha ricevuto la formazione dei gesuiti per avere l’ordinazione sacerdotale. Egli sa molto bene che la Chiesa ha dichiarato la revoca dell’Alleanza con gli Ebrei, e sa che il Concilio Vaticano I ha dichiarato che queste proposizioni dogmatiche sono «irriformabili in sé»; tuttavia, egli ha espresso il suo spregio per gli infallibili pronunciamenti del supremo Magistero tramite l’esplicita violazione di un dogma espressamente pronunciato. Nessun altro Papa, per quanto ne sia a conoscenza, lo ha mai fatto prima;

3) Che relazioni avrà ora Lei con il Suo Vescovo?

Risp. Io sono pensionato. Non ho avuto mai nessun problema con mio Vescovo e neanche con qualsiasi altro superiore ecclesiastico;

4) Ritiene che le messe d’ora innanzi celebrate siano invalide, in quanto «una cum Bergoglio» che per Lei non è Papa?

Risp. Secondo il Concilio di Trento, «materia et forma sacramenti essentia efficitur». Le parole «una cum Bergoglio» – nel «te igitur», ndr – non toccano la materia o la forma, e quindi non ha nessun effetto sulla validità della Messa;

5) Come sarebbe possibile, per Lei, ripristinare la piena legittima giurisdizione nella Sede?

Risp. Prima di tutto, i fedeli cattolici ed il clero devono essere informati che Benedetto XVI è ancora papa, non Bergoglio. Dopo una tale scandalosa raffica di eresie (letteralmente «eruzione eretica» o «sfogo eretico» – orig. «heretical outburst») nessun Cattolico può più avere fede in questo signor Bergoglio come fosse il supremo Pastore delle loro anime. Deve essere costretto alle dimissioni. Se non vi si riuscisse, la Divina Provvidenza porterà la crisi ad una soluzione, cosicché possa essere eletto un degno successore di papa Benedetto XVI allorché egli lascerà questo mondo o deciderà liberamente di dimettersi, senza minacce o costrizioni di alcun tipo.


Redazione Radio Spada (Copyright 2013)

venerdì 10 giugno 2016

Francesco: elezione preparata da anni di Marco Tosatti






Francesco: elezione preparata da anni

di Marco Tosatti

Articolo pubblicato sulla rubrica dell'Autore San Pietro e dintorni

Nostra presentazione

Questa notizia non meraviglia affatto, noi stessi abbiamo scritto più volte che l'elezione di Mario Bergoglio poteva essere solo preparata, sia per l'indole dei prelati della neo-Chiesa abortita dal Vaticano II, sia per l'evidente caratura deprimente del personaggio scelto ad occupare il Soglio di Pietro. 
Tutto questo era a perfetta conoscenza dell'emerito Cardinale Ratzinger, che pensò bene di farsi indietro per permettere che si realizzassero i disegni dei prelati modernisti e affossatori della Chiesa cattolica. Seppure si volesse sostenere che questi stessi prelati abbiano brigato in tutti i modi per farlo “dimettere”, resta il fatto che Ratzinger sapeva benissimo cosa si stava preparando, e al bene della Chiesa, semmai lo avesse preso in considerazione, preferì il proprio bene personale.

Tosatti fa riferimento ad un articolo apparso sul sito del giornale belga Le Vif , che qui riportiamo in calce.



Articolo di Marco Iosatti

24/09/2015


L’elezione di Jorge Bergoglio è stato il frutto delle riunioni segrete che cardinali e vescovi, organizzati da Carlo Maria Martini, hanno tenuto per anni a San Gallo, in Svizzera. E’ quanto sostengono Jürgen Mettepenningen et Karim Schelkens, autori di una biografia appena pubblicata del cardinale belga Godfried Danneels. Che chiama il gruppo di cardinali e vescovi un “Mafiaclub”.  

 
Danneels secondo gli autori, avrebbe lavorato per anni a preparare l’elezione di papa Francesco, avvenuta nel 2013. Egli stesso d’altronde, in un video registrato durante la presentazione del libro a Bruxelles ammette di aver fatto parte di un club segreto di cardinali che si opponevano Joseph Ratzinger. Ridendo, lo definisce “un club mafia e portava il nome di San Gallo”.   
Il gruppo voleva una drastica riforma della Chiesa, molto più moderna e attuale, con Jorge Bergoglio Papa Francesco alla testa. Come poi è accaduto. Oltre a Danneels e Martini, del gruppo secondo il libro facevano parte il vescovo olandese Adriaan Van Luyn, i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman, il cardinale italiano Achille Silvestrini e quello britannico Basil Hume, oltre ad altri.  

 
Scrive il giornale belga “Le Vif”: “Il 13 marzo 2013 una vecchia conoscenza era al fianco del nuovo papa Francesco: Godfried Danneels. Ufficialmente, era là in quanto decano dei cardinali-preti, ma in realà ha operato per degli anni come creatore di re discreto”.  

 
Danneels è stato invitato di nuovo da papa Francesco al Sinodo sulla Famiglia che si svolgerà in ottobre a Roma. La sua figura è stata però molto criticata. Ha cercato di dissuadere una vittima di abusi sessuali dal denunciare l’autore, un vescovo (zio della vittima), e per questo motivo all’epoca del Conclave 2013 in Belgio c’era chi chiedeva che non fosse ammesso a eleggere il nuovo Papa.  

 
Inoltre le sue posizioni sul matrimonio omosessuale e sull’aborto (secondo la rivelazione di due parlamentari avrebbe scritto al re del Belgio esortandolo a firmare la legge che lo consentiva) non sembrano in sintonia con il Magistero della Chiesa. E anche con quello che papa Francesco afferma. 


Articolo di Le Vif(la traduzione è nostra)

Godfried Danneels ha lavorato per anni
all’elezione di Papa Francesco

di Walter Pauli

23 settembre 2015



Gli storici della Chiesa, Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens, hanno appena pubblicato una biografia del Cardinale Godfried Danneels, nella quale l’arcivescovo appare come un difensore della Chiesa moderna. Egli avrebbe anche lavorato per anni all’elezione di Papa Francesco.

L’Arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, opposto al crescente potere di Ratzinger e della sua cricca in Vaticano, a partire dal 1996 incominciò ad organizzare delle riunioni “segrete” di vescovi e di cardinali a San Gallo in Svizzera. Questi incontri erano vagamente a conoscenza di certi specialisti, ma solo in questa biografia di Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens sono presenti dei resoconti dettagliati delle attività del “gruppo di San Gallo”.
Nel 1999 Danneels si unì al gruppo, del quale facevano già parte il vescovo olandese Adriaan Van Luyn, i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman, l’inglese Basil Hume e l’italiano Achille Silvestrini. Per Danneels e gli altri si trattava di “vacanze spirituali”, una forma di consolazione e di mutuo sostegno in un periodo buio.

Il Vaticano inviò il sinistro Cardinale Camillo Ruini per sondare di cosa si trattasse, ma questi fece fiasco. Contemporaneamente il “gruppo di San Gallo” cercava di influenzare i comportamenti del Vaticano. La domanda che ci si poneva in modo sempre più pressante era: “Che succederà dopo Giovanni Paolo II? Come evitare che Ratzinger diventi papa?”

Al momento del conclave del 2005, Ratzinger si dimostrò molto forte. Danneels e gli altri membri del “gruppo San Gallo” riuscirono a malapena a nascondere la loro delusione e attribuirono alla stanchezza la loro mancanza di entusiasmo. Tuttavia, la loro analisi fondamentale circa la necessità che si rinnovasse l’apparato del Vaticano e che il messaggio della Chiesa dovesse essere molto più ottimista, si dimostrò premonitore. Il pontificato di Ratzinger fu una catastrofe e la Chiesa soffrì per le storie di costume e di corruzione.
Danneels fu anche coinvolto negli scandali: venne indotto dal vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, a passare gli alimenti alla famiglia del nipote, col quale aveva avuto una “piccola relazione”, e fu sospettato nell’“Operazione Calice”.

Tuttavia, l’elezione di Mario Bergoglio mise fine a questo periodo buio. “L’elezione di Bergoglio venne preparata a San Gallo, su questo non c’è alcun dubbio; e le grandi linee del suo programma sono quelle di cui discutevano Danneels e i suoi confratelli da più di dieci anni” scrive Schelkens.

D’altronde, il 13 marzo 2013 [giorno dell’elezione di Mario Bergoglio], al fianco del nuovo Papa Francesco, era presente una vecchia conoscenza: Godfried Danneels. Ufficialmente in quanto decano dei cardinali-preti, ma in realtà perché aveva lavorato per anni come procuratore discreto di un papa capace di dare un avvenire alla “sua” chiesa.

"Godfried Danneels ha lavorato per anni con l'elezione di Papa Francesco"




"Godfried Danneels ha lavorato per anni con l'elezione di Papa Francesco"

23.09.15 a 15:58 - Aggiornamento sulla 25/09/15 alle 11:45
Fonte: Knack
Gli storici della Chiesa Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens appena pubblicato una biografia del cardinale Godfried Danneels, in cui l'arcivescovo appare come un difensore della Chiesa moderna. Ha anche lavorato per anni presso l'elezione di Papa Francesco.
"Godfried Danneels ha lavorato per anni con l'elezione di Papa Francesco"
Godfried Danneels © BELGA
Opposto al crescente potere di Ratzinger e la sua cricca in Vaticano, l'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini ha cominciato a organizzare incontri "segreti" di vescovi e cardinali a San Gallo in Svizzera nel 1996. Questi incontri sono stati vagamente noto per alcuni esperti, ma non c'è mai stato un rapporto dettagliato anche le attività del "gruppo di San Gallo" nella biografia di Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens. Nel 1999, Danneels è entrato nel gruppo nel quale comprendeva anche l'olandese Vescovo Adriaan van Luyn, cardinale tedesco Walter Kasper e Karl Lehman, gli inglesi e italiani Basil Hume Achille Silvestrini. Per Danneels e gli altri, erano "vacanza spirituale", una forma di consolazione e di sostegno reciproco in un momento buio.
Il Vaticano ha inviato il cardinale Camillo Ruini la perdita per capire di cosa si trattasse, ma ha disegnato un vuoto. Allo stesso tempo, il "Gallo Gruppo S.", cercando di influenzare le azioni del Vaticano. La domanda che è sorto più precisamente era: "Cosa succederà dopo Giovanni Paolo II Come prevenire Ratzinger è diventato Papa?"
Al conclave del 2005, Ratzinger si è dimostrato troppo forte. Danneels e gli altri membri del gruppo di San Gallo a malapena riusciti a nascondere la loro delusione.Hanno messo la loro mancanza di entusiasmo a causa della stanchezza. Ma la loro analisi fondamentale, che l'apparato Vaticano aveva bisogno di essere innovato e il messaggio della Chiesa doveva essere molto più ottimista, era preveggente. Il pontificato di Ratzinger si rivolse al disastro e alla Chiesa gemeva sotto i casi di sesso e corruzione. Spinto dalla Bruges vescovo Roger Vangheluwe in un'intervista con la famiglia del nipote con il quale aveva avuto un "piccolo rapporto" e sospetta nell'Operazione Calice, Danneels è stato anche coinvolto in scandali.
Tuttavia, l'elezione di Jorge Mario Bergoglio finisce questo periodo buio. "L'elezione di Bergoglio abbinato l'obiettivo di San Gallo, è senza dubbio. E i contorni del suo programma sono quelli Danneels ei suoi colleghi stavano discutendo da oltre dieci anni", scritto Schelkens.
Il 13 marzo 2013, una vecchia conoscenza si è tenuta anche a fianco del nuovo Papa Francesco Godfried Danneels. Ufficialmente, era lì come il decano dei cardinali-preti, ma in realtà ha lavorato per anni come un creatore di re discreti di un papa in grado di fare un futuro nella "sua" chiesa.

CORREZIONE

L'articolo "Godfried Danneels ha lavorato per anni con l'elezione di Papa Francesco" ha un errore storico commesso dopo l'approvazione e la correzione delle loro citazioni dagli autori. L'ultimo paragrafo non è stato riprodotto come era stato indicato nella correzione di cui sopra.
Il paragrafo errata (che abbiamo cambiato nel frattempo) è stato :. "L'elezione di Bergoglio è stata preparata in San Gallo, è chiaro e il contorno del programma sono quelli Danneels e co discusso per oltre dieci anni. "
Tuttavia, la corrispondenza con il giornalista cita il seguente passaggio: "L'elezione di Bergoglio abbinato l'obiettivo di San Gallo, è chiaro e il contorno del programma sono quelli Danneels ei suoi colleghi stavano discutendo di più. dieci anni ".
Mentre il brano originale non è stato raggiunto, il lettore ha l'impressione che il gruppo di San Gallo è una lobby. Questo non è corretto e anche il Gruppo di San Gallo non era più soddisfatta dopo il 2006, sette anni prima del conclave per eleggere il Papa Francesco. Dal momento che il passaggio che vogliamo rettificare è ripreso dai media internazionali, è importante per la comprensione della realtà storica e la nostra integrità come storici e biografi della Chiesa del cardinale Danneels che questo sfortunato adattando la nostra citazione è corretta.
Karim Schelkens e Jürgen Mettepenningen