lunedì 18 dicembre 2017

IL MARTIRIO DELLA CHIESA

DAGLI SCRITTI DELLA VALTORTA

QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 97


21 agosto 1943

   Dice Gesù: 
   «Nei due testimoni miei sono adombrati tutti i maestri nella fede: pontefici vescovi, ispirati, dottori della Chiesa, anime invase dalla Luce a dalla Voce. Essi, con voce pura da ogni venatura umana, hanno proclamato Me e la verità della mia dottrina e hanno messo sigillo di santità, di dolore, e anche di sangue, a conferma della loro voce.
   Odiati come Me, Maestro dei maestri, Santo dei santi, sono stati, più o meno, sempre tormentati dal mondo e dal potere, che trovano in essi coloro che con la loro stessa condotta dicono al mondo e ai grandi del mondo: "Non è lecito ciò che fate". Ma quando l’ora del figlio di Satana sarà venuta, l’Inferno, saliente dall’abisso aperto dall’Anticristo, muoverà guerra spietata ad essi e, secondo la vista umana, li vincerà e ucciderà.
Ma non sarà morte vera. Sarà anzi Vita delle vite, Vita vera e gloriosa. Perché se avranno Vita coloro che seguono la mia Legge nei comandamenti, quale infinita pienezza di Vita avranno coloro che seguono anche i miei evangelici consigli di perfezione e spingono il loro essere Meco sino al sacrificio totale per amore del loro Gesù, l’eterno Immolato di cui si fanno imitatori sino al sacrificio della vita?
   Chiamati ad una fulgidissima risurrezione saranno costoro che si spogliano della cosa più cara all’uomo: la vita, pur di seguire Me per amore di Me e dei fratelli. Non mi stancherò mai di ripetere questo: che non vi è cosa più grande dell’amore nel Cielo e sulla terra, e non vi è amore più grande di quello di colui che dà la sua vita per i suoi fratelli.»
   Dice ancora Gesù:
   «Ti ho detto un giorno1 che in questa odierna tragedia sono già in moto le forze di Satana, il quale ha mandato i suoi angeli neri a muovere i regni della terra l’uno contro l’altro. La Battaglia soprannaturale è già iniziata. Essa è. È dietro alle quinte della piccola battaglia umana.
Piccola non per vastità di mole, ma per motivo. Non è, non è il piccolo motivo umano l’origine di essa. Non è. È un altro il motivo vero che fa dei fratelli tante belve omicide che a vicenda si mordono e uccidono.
   Vi battete coi vostri corpi. Ma in realtà sono le anime quelle che si battono. Vi battete per l’ordine di quattro o cinque potenti. Credete sia così. No. Uno è l’esecutore di questa rovina. Uno che è sulla terra, perché voi lo volete, ma non è di questa terra. Satana è che conduce i fili di questa carneficina in cui sono più le anime che muoiono che non i corpi.
   Questa è una delle battaglie iniziali. Il regno dell’Anticristo ha bisogno di un cemento fatto di sangue e di odio per consolidarsi.
   E voi, che non sapete più amare, lo servite a dovere e vi scannate a vicenda, e maledite chi non ha colpa di questo vostro male: Iddio, il quale lotta coi suoi angeli per tutelare quanto è suo: la Fede nel cuore dei cristiani, la Bontà nel cuore dei buoni.
   Non sono Io che faccio la selezione, per ora. Siete voi che vi selezionate, spontaneamente. Coloro che nonostante l’orrore sanno capire che Dio è sempre Dio, ossia Bontà e Giustizia, e che la salvezza è nel seguire la Legge di Dio, si separano da coloro che negano queste verità. I primi ascendono incontro alla Luce, gli altri precipitano verso le Tenebre.
Veramente Satana tende, coi suoi demoni, di dare una seconda scalata al Cielo.
   Ma respinto dal mio arcangelo precipita sulla terra per vincere Dio attraverso il cuore dei suoi figli. Poiché ogni anima che si perde è una sconfitta per Dio. E ci riesce Satana facilmente perché il cuore degli uomini non ha più fiamma di spirito.
   Non ha più vita di spirito. È un nodo di peccato in cui prospera la triplice lussuria che uccide lo spirito.
   Beati quelli che han vinto in virtù del sangue dell’Agnello e sono rimasti e rimarranno fedeli sempre. Beati quelli che avranno respinto Satana e le sue lusinghe e non si saranno preoccupati dei suoi apparenti trionfi, dei suoi sforzi sferrati in quest’ora, che egli sa esser breve per il suo regno di maledizione, e che rimarranno fedeli al Cristo e alla sua Chiesa, smembrata dalla persecuzione anticristiana, martire invitta come il Gran Martire suo Sposo, il Cristo Crocifisso ma risorgente più bella, dopo l’apparente morte, per entrare glorificata in Cielo, dove il Pontefice vero l’attende per celebrare le nozze.»

   1 Nei dettati del 4 giugno (pag. 12-23) e del 19 giugno (pag. 121).

domenica 26 novembre 2017

IL PRESUNTO PAPA SIRI E LA SETTA DEI SEDEVACANTISTI



ECCO LA RISPOSTA AI SEDECAVANTISTI, DATA DA UN SANTO COME PADRE GRUNNER. 
DOPO L'ELEZIONE, UNA PERSONA DOMANDO' AL CARDINALE SIRI: "LEI FU ELETTO PAPA? " - SIRI RISPOSE - "NON POSSO RISPONDERE SONO VINCOLATO DAL VOTO DI SEGRETEZZA" - UN PAPA NON E' MAI VINCOLATO DAL VOTO DI SEGRETEZZA - QUESTO DIMOSTA CHE SIRI NON FU MAI PAPA NONOSTANTE L'ELEZIONE.

IN REALTA' IN SEGUITO AL CONCLAVE SIRI ACCETTO' DIVERSI ASPETTI DEL CONCILIO VATICANO II .
- IO INOLTRE AGGIUNGO A QUANTO CHIARITO DA PADRE GRUNNER CHE BENEDETTO XVI COME FECE PER CELESTINO II, ( FECE UNA CERIMONIA PER RIDARE LA REGALITA' DI PAPA, TOLTA DAL SUO SUCCESSORE) LO AVREBBE FATTO ANCHE PER SIRI, SE IN QUALCHE MODO FOSSE STATO PAPA.

lunedì 23 ottobre 2017

la rinuncia frutto di un'esperienza «mistica»

Ratzinger e le dimissioni: «Me l'ha detto Dio»

È questa la spiegazione che Benedetto XVI avrebbe dato nel corso
di un colloquio privato: la rinuncia frutto di un'esperienza «mistica»

Pubblicato il 20/08/2013
Ultima modifica il 20/08/2013 alle ore 20:34
«Me l'ha detto Dio». Con queste parole il Papa emerito Benedetto XVI avrebbe spiegato la sua decisione di rinunciare al pontificato. La ricostruzione di un colloquio privato con una persona che ha visitato Ratzinger qualche settimana fa e ne ha riferito i contenuti scegliendo però di mantenere l'anonimato è stata rilanciata dall'agenzia cattolica «Zenit».

«Dopo circa sei mesi dall'annuncio che ha sconvolto il mondo - scrive Zenit - la decisione di Ratzinger di vivere nel nascondimento fa ancora riflettere e interrogare. Qualcuno ha avuto il privilegio di sentire dalle labbra del Papa emerito le motivazioni di questa scelta. Nonostante la vita di clausura, Ratzinger concede infatti - sporadicamente e solo in determinate occasioni - alcune visite privatissime» nell'ex convento Mater Ecclesiae in Vaticano, divenuto la sua dimora.

Durante questi incontri, l'ex Pontefice «non commenta, non svela segreti, non si lascia andare a dichiarazioni che potrebbero pesare come "le parole dette dall'altro Papa", parla di sé, di come questa scelta di dimettersi sia sta un'ispirazione ricevuta da Dio».

«Me l'ha detto Dio», è stata la risposta del Pontefice emerito alla domanda sul perché abbia rinunciato al soglio di Pietro. Ratzinger avrebbe poi subito precisato che «non si è trattato di alcun tipo di apparizione o fenomeno del genere; piuttosto è stata "un'esperienza mistica"' in cui il Signore ha fatto nascere nel suo cuore un "desiderio assoluto" di restare solo a solo con Lui, raccolto nella preghiera». Secondo la fonte l'esperienza mistica si sarebbe protratta lungo tutti questi mesi, «aumentando sempre di più quell'anelito di un rapporto unico e diretto con il Signore. Inoltre, il Papa emerito - scrive Zenit - ha rivelato che più osserva il "carisma" di Francesco, più capisce quanto questa sua scelta sia stata "volontà di Dio"» 
(perchè il mondo abbia ciò che si merita - aggiungo io).

Dunque non soltanto Ratzinger sarebbe più che mai convinto dell'opportunità della sua scelta, che tanto ha fatto discutere soprattutto tra i suoi più vicini collaboratori, ma sarebbe anche contento nel vedere ciò che il suo successore sta realizzando.
 (ciò che la massoneria ecclesiastica ha da sempre aspirato - aggiungo io). 


domenica 27 agosto 2017

LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO!


“Dopo mi son trovata in un altro luogo, in cui ho trovato altre persone che mi domandavano: “Che ne dici tu della Chiesa?”
Ed io, sentendomi una luce nella mente ho detto: “La Chiesa sarà sempre Chiesa; al più potrà lavarsi nel proprio sangue, ma questo lavacro la renderà più bella e gloriosa”.
Quelli nel sentire ciò hanno detto: “E’ falso, chiamiamo il nostro dio e vediamo che cosa ne dice”. Onde è uscito un uomo che superava tutti nell’altezza, con corona in testa, ed ha detto:
“La Chiesa sarà distrutta, non esisteranno funzioni pubbliche, al più qualcuna nascosta; e la Madonna non sarà più riconosciuta”. Io nel sentire ciò ho detto: “E chi sei tu che ardisci di dire questo? Non sei tu forse quel serpente condannato da Dio a strisciare la terra? Ed ora ardisci tanto da farti credere re ingannando le genti? Ti comando di farti conoscere per quel che sei”.
Mentre ciò dicevo, da alto si è fatto basso basso, ha preso la forma di serpente e, facendo un lampo è sprofondato; ed io mi son trovata in me stessa.”

Libro di Cielo, Volume 5, 23 Febbraio 1903

LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO! MAI! LA CHIESA UNA, SANTA, CATTOLICA E APOSTOLICA, MAI SARA' SOPRAFFATTA E DIVENTERA' SEMPRE PIU' BELLA!

IN ECCLESIA, CUM ECCLESIA ET SUB ECCLESIA, NUNC ET SEMPER!


AD MAJORA ET AD ALTIORA SEMPER!

venerdì 25 agosto 2017

Don Ottavio Michelini e i Supremi Pastori

Dalle rivelazioni di Don Ottavio Michelini 


Confidenze di Gesù a un Sacerdote

VOLUME 6

L'umanità alla soglia della sua liberazione

31 agosto 1978

ETERNITÀ: L'ATTIMO CHE NON FUGGE MAI

Scrivi fratello don Ottavio, sono Pio XII.

Ti stupisce forse che un Pontefice si rivolga a te? sulla terra ci separava una grande distanza, ma per chi è uscito dalla terra non esistono più le distanze, siano intese letteralmente che moralmente.
Il cambiamento che la morte opera in noi e talmente grande e profondo che potrebbe far quasi pensare ad una nuova creazione, ma non c'è una nuova creazione, l'anima rimane intatta con la sua natura spirituale che non potrà mutare più, muta invece radicalmente la vita dell'anima che esce dalle leggi della materia, del tempo e dello spazio per essere immersa in quell'eternità di cui in terra riusciva a percepire ben poco, e anche quel poco, vagamente.
Con la morte, nel momento in cui l'anima umana si stacca da quella materia con cui era cosi intensamente unita a formare con la stessa una cosa sola al punto da permearla, compenetrarla e vivificarla in ogni sua parte, condizionandosi a vicenda in modo che ogni operazione materiale o spirituale, esigeva il concorso di entrambe, il corpo ritorna alla terra da cui era, mentre l'anima, nello stesso istante in cui si è liberata dal corpo, si trova dinnanzi alla Infinita Bellezza e Maestà Divina.
Il Giudizio Divino non e descrivibile in termini umani e non vi è nulla da aggiungere a quello che già vi è noto, certo non e simile per tutti, l'aspetto con cui Dio si manifesta dipende dalle condizioni spirituali di chi subisce il Giudizio, per le anime che non sono unite a Lui dalla Grazia il Giudizio è una cosa cosi tremenda per cui preferirebbero essere schiacciate, annientate, anziché rifare una cosi terribile esperienza.
Niente interessa più di ciò che interessava in vita, non (p. 10) gli affetti più cari né altra cosa alcuna, solo Dio, Dio, il tutto al di fuori di Lui il niente, anzi, peggio del niente, al di fuori di Lui solo una sofferenza eterna... l'eternità l'attimo che non fugge mai, senza passato e senza futuro... il Giudizio Divino che pesa sull'anima per tutta l'eternità...;
terrore, odio, disperazione e ciò che penetra l'anima, è un fuoco tremendo, che arde e non consuma...;
ma tutto questo è talmente superiore ad ogni umana visione che è impossibile per coloro che sono ancora in cammino sulla terra capire una sofferenza e una pena di cui non hanno idea!

Parole assurde che nulla dicono e meno spiegano
Fratello don Ottavio, vedo che non hai ancora compreso il perché di questo messaggio, a te pare che tra quello che sto dicendoti e ciò che ti hanno detto altri prima di me, non ci sia nesso, ma non e così, il nesso c'è e come!
La superficialità, per non dire malafede, di questa generazione atea e perversa è veramente tanto grande che di più non potrebbe essere; quando non si e in grado di spiegare le cose più semplici e più chiare, si inventano le parole più assurde che nulla dicono e meno spiegano; quale spiegazione sanno dare gli psichiatri atei della gioia per il bene compiuto e del rimorso per il male fatto? donde nasce questa gioia o questa pena così atroce, forse da qualche parte del corpo?
L'offesa fattaci a mezzo lettera o per telefono, direttamente o indirettamente per mezzo di altra persona e che è causa di tanta sofferenza, ha colpito forse qualche membro particolare del nostro corpo o non ha colpito invece la nostra anima?
Vi sono cose che appagano i sensi cioè il corpo, ma ve ne sono altre che pur non toccando il corpo, danno gioia o dolore all'anima, cioè a quell'elemento spirituale che noi chiamiamo anima e che informa e vivifica il corpo.
Che ne pensano gli scienziati atei? Nulla! non possono dire nulla e allora coniano le parole più assurde per (p. 11) ingarbugliare le cose e rendere oscuro ciò che per natura è chiaro e semplice.
Chi è dalle tenebre è tenebre, ma chi è dalla Luce è luce.

Non vogliate giudicare l'operato di Dio
La Vergine SS.ma a Lourdes, a Fatima, a La Salette e in tanti altri luoghi ha ammonito gli uomini e li ha invitati a fare penitenza e a convertirsi, pena l'Inferno, il che vuol dire che gli uomini volendolo, hanno a disposizione risorse naturali e soprannaturali sufficienti per convertirsi, e se non si convertono debbono imputare la loro perdizione eterna solo a se stessi.
Tutti gli uomini normali possono arrivare a determinate conclusioni frutto di semplicissime considerazioni, chi non arriva lo deve solo imputare alla sua volontà, una volontà perversa, perché alla verità antepone l'errore, al bene, il male che vede e sceglie liberamente.
Dio non vuole mai il male, non può volerlo, non sarebbe Dio se lo volesse, ma lo permette, perché la Sua strategia Divina dal male ne trae bene, spessissimo a vantaggio della salvezza delle anime.
I mali, siano essi fisici o spirituali, sono sempre il frutto del peccato, propter peccata veniunt adversa, e se Dio punisce il male, è chiaro che è frutto di una libera scelta, perché in caso contrario dovremmo pensare che Dio non sia giusto, ma questo ripugna all'evidenza e alla ragione.
L'ora della purificazione che sta alle porte, sarà ora di Giustizia, perché brucerà tutto il male che l'umanità ha compiuto perché l'ha voluto! quando la terribile ora scoccherà, ecco don Ottavio la ragione del messaggio, non vogliate giudicare l'operato di Dio, sarete fortemente tentati di farlo, sarete tentati di tacciare Dio di esagerato rigore, magari di ingiustizia, non fatelo vi ripeto sarebbe per voi colpa grave.
La benedizione di Dio Uno e Trino ti accompagni fino alla fine, ti sorregga nelle difficoltà e ti protegga da ogni male.

Pio XII (p. 12)

7 settembre 1978
LA VITA E’ PROVA

Scrivi fratello don Ottavio, sono Pio X.

Tu sai che la vita sulla terra deve essere veduta, considerata e valutata per quello che è, cioè una prova; in merito ti è già stato detto parecchio e non a caso S. Teresina del Bambino Gesù ti ha chiarito l'essenza di questa prova, che è: " fedeltà alla Fede; fedeltà alla Legge; fedeltà all'Amore. "
Pio XII ti ha parlato della conclusione di questa prova, cioè del Giudizio di Dio al quale nessuno può sfuggire, ma l'oscurità che oggi avvolge un numero così grande di anime è peggiore del buio di una notte profonda, infatti tutto ciò che circonda l'uomo sulla terra è un continuo richiamo e della vita e della morte, perché nulla di ciò che è stato creato può andare perduto, ma l'uomo sta al centro di tutte le creature, e poiché sta al centro, è la più importante e la più perfetta di tutte, infatti solo nell'uomo vi sono cose che non si riscontrano in nessuna delle altre creature che lo circondano.
1° - Nell'uomo vi è una forte aspirazione all'immortalità; la morte gli ripugna, non vorrebbe morire... ripugnanza che non si riscontra negli esseri a lui inferiori, e perché?
Perché non è stato creato così, perché in principio ebbe la pienezza della vita; la morte non è che conseguenza della sua ribellione a Dio, è un fatto transitorio che l'anima dell'uomo in Grazia intuisce e crede, intuizione che si trasforma in Fede; Fede che fuga ogni paura per non dire tante volte terrore di chi, oscurato dalla concezione materialistica della vita, non vede oltre la tomba, che l'abisso pauroso del nulla!
2° - L'uomo aspira alla felicità, e questo desiderio di felicità è vivo e cocente in lui, la cerca ovunque, tanto che (p. 13) l'esperienza di tutte le generazioni che l'hanno preceduto non e sufficiente per convincerlo che la felicita per cui è stato creato, non la può trovare sulla terra; invano gli uomini la cercano sulla terra, perché l'uomo è stato creato per una felicità che non può dare nessuna cosa terrena, perché è felicità di Cielo, è felicità Eterna quella di cui sente l'anelito.
3° - L'uomo cerca la pace, sente il bisogno di pace; bisogno che non può soddisfare in terra perché la pace di cui ha bisogno non può venire a lui che dall'Alto, perché nessuna cosa a lui inferiore può dargli un dono tanto superiore.

L'uomo è una creatura sbagliata?
Da quanto detto quale conclusione si dovrebbe trarre, che l'uomo è una creatura sbagliata e che a differenza degli esseri inferiori che lo circondano ha aspirazioni, desideri e bisogni che non può soddisfare e raggiungere?
Sarebbe una deduzione errata proprio perché contro l'uso della retta ragione che non può ammettere errori nella natura, la natura può essere violentata e lesa nella sua armonia ma dall'esterno, dalla malizia e dalla stoltezza dell'uomo, non può mai auto lesionarsi o auto ferirsi.
Ma vi è di più, se per natura noi intendiamo l'Universo Mondo e quanto in esso è contenuto, ci accorgeremo subito che le aspirazioni di immortalità, felicità, pace e di luce che riscontriamo nell'uomo, non hanno nulla a che fare col mondo esterno in cui l'uomo vive, per cui non possono essere prodotte da questo... e allora donde hanno origine?
E' innegabile che ci sono nell'esistenza dell'uomo di queste esigenze superiori che ragione e Fede lasciano chiaramente intravvedere la loro origine extra naturale cioè soprannaturale; infatti da una cosa inferiore non può venirne una di natura superiore o diversa!
Ma perché queste considerazioni? per farti, per farvi capire quanto l'uomo di questa generazione perversa e incredula sia responsabile di questa oscurità che tutto l'avvolge.
Non ha spento impunemente in se quel lume naturale della ragione che l'Autore della natura ha acceso in lui e se a questa tremenda responsabilità si aggiunge anche l'altra di respingere la Luce della Fede, cioè la luce che scaturisce dalla Rivelazione, per forza si trova e viene immerso in un buio immenso dal quale difficilmente ne può uscire.

Saranno spazzati via...
Perciò fratello don Ottavio, coloro che in vita hanno sempre rifiutato e il lume della Ragione e il lume della Fede circa le grandi realtà spirituali in cui vivono e di cui sono parte, saranno spazzati via come foglie avulse dai loro rami e precipitati nel buio di quell'Inferno dell'esistenza del quale ebbero tante volte conferma dal rimorso delle loro colpe e dal tormento che affliggeva il loro spirito, della cui origine non si poteva ne si doveva dubitare.
Fratello don Ottavio ecco perché Pio XII ti ha detto, vi ha detto di non giudicare Dio per quanto avverrà nella purificazione, Dio è Somma e Infinita Giustizia, nessuno ne deve dubitare né deve essere permesso sindacarne l'operato, tutti dovranno ricordare che per il peccato la morte è entrata nel mondo e che per il peccato avviene l'urto tra Vita e Morte, tra Bene e Male, tra Luce e Tenebre.
Nolite judicare, né oggi né mai.
Ti benedico fratello nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e con te benedico l'Associazione Speranza e i suoi membri; siate saldi e coerenti al vostro programma: servire, obbedire, amare e supererete ogni difficoltà. (p. 15)

 8 settembre 1978
NON POSSIAMO IGNORARE

Scrivi fratello don Ottavio, sono Pio XI che desidero parlarti .

Lo Spirito Santo che a me fu Guida, Aiuto e Conforto in vita, soprattutto durante gli anni del mio Pontificato, illumini la tua mente perché quanto sto per dirti ti sia di aiuto ora e sempre fino alla fine dei tuoi giorni.
Fratello ti è stato detto di non giudicare, ed è giusto perché non spetta a voi formulare giudizi inerenti la vita personale dei singoli e quindi anche delle Comunità, il Precetto Evangelico pero deve essere sapientemente interpretato, non si deve mai giudicare, o anche solo presumere dl giudicare, Dio e il Suo operato; non si devono giudicare in genere i fratelli e il loro agire, ma a volte può essere indispensabile formulare un giudizio, per esempio per chi amministra il Sacramento della Confessione, e in certi casi il non farlo potrebbe essere colpa; è necessario pero distinguere chiaramente che altro è formulare un giudizio altro è prendere atto di fatti e cose che avvengono attorno a noi e che non possiamo ignorare.
Il giudizio diventa colpa quando noi pretendiamo di penetrare il segreto delle coscienze e col nostro metro, pretendiamo stabilire la responsabilità giudicando le intenzioni di chi compie quell'azione; questo è peccato, per questo Vi e stato detto non giudicate.

L'oscurità in un crescendo pauroso
Chi è che oggi non vede la gravità della crisi di Fede che travaglia la Chiesa e l'anarchia che la dilania, ma sarebbe assurdo attribuire solo a questa generazione la (p. 16) responsabilità di quanto si sta verificando oggi, perché questa crisi ha le sue radici nei secoli passati anche se questa generazione ha la grande colpa di averla aggravata ed enormemente sviluppata tanto che a ragione si potrebbe quasi dire che la responsabilità sia sua....
In tanti modi si sono favoriti nella Chiesa enormi vuoti col trascurare gli studi Sacri per favorire i profani, vuoti di preghiera, di vita interiore e, di conseguenza, vuoti di formazione, di errori, di eresie, per cui salva la Pastorale di pochi Vescovi santi, l'oscurità si e allargata in un crescendo pauroso, di cui, tutta la Chiesa ne è sempre più avvolta e permeata.
Ma ora i tempi si vanno accorciando; ti è stato ripetuto tante volte che la fretta, che è un difetto, non è di Dio perché Dio più di ogni altro sa aspettare, ma non sanno aspettare i Nemici di Dio bruciati dalla smania di raccogliere i frutti di ciò che hanno seminato tra gli uomini, per questo sono diventati baldanzosi e prepotenti.
Satana non si è mai sentito tanto sicuro sul suo trono d'iniquità come oggi e freme e arde dal desiderio di manifestarsi anche esteriormente come Signore e Principe di questa terra; ecco il suo grande sogno inculcato nella sua chiesa, cioè nella Massoneria che opera e vive per lui.

Non sarà l'ora dei " perché "
 Fratello, quando il conflitto sempre vivo tra la chiesa di Satana e Dio esploderà nella sua maggiore intensità, allora voi, già prescelti da Dio come forze elette della Chiesa rigenerata, non perdetevi in assurde considerazioni, in assurdi timori, non statevene passivamente a guardare, non fermatevi a giudicare per chiedervi il perché di questo o di quell'altro, ma partecipate alla lotta pregando e offrendovi a Dio e ai fratelli bisognosi sicuri e fiduciosi che la " grande vittoria " di questo secolare conflitto è serbata al più forte e alla Mamma Sua la Vergine SS.ma, perché " il più forte è Gesù "! (p. 17)
L'ora della purificazione non sarà quindi l'ora dei perché, ma sarà l'ora della Fede, della Speranza, della Carità, sarà l'ora della Misericordia e della Giustizia Divina... questo dovete fermamente credere!
Fratello don Ottavio perché anch'io vi dico queste cose?
Perché a Noi Supremi Pastori è affidato il compito di prepararvi e preparare le vostre anime; non dovete arrivare a quel tempo impreparati, ma come coscienti figli di Dio dovrete tutti assolvere i vostri compiti e le vostre mansioni nella preghiera, nell'offerta e nell'adorazione degli insondabili disegni di Dio
.
Dio Uno e Trino vi assista, vi protegga da ogni male e vi benedica nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (p. 18)


10 settembre 1978

PURIFICAZIONE, SVOLTA DECISIVA

Scrivi, sono Paolo VI che desidero parlarti.

Fratello don Ottavio ti è stato parlato tanto e da tanti della crisi di fede e della purificazione per cui si dovrebbe dire che l'argomento è ormai esaurito, ma non è così, l'argomento è tale che offre possibilità di considerazioni senza misura.
La purificazione non è un fatto di cronaca quotidiana, è un fatto tale e unico nella storia del genere umano perché è una svolta decisiva, non per una nazione ma per tutta l'umanità di cui ne cambierà il volto.
Come per la " creazione " intervenne Dio Onnipotente con un atto della sua divina Volontà, così per la purificazione, da Dio non voluta ma da Lui permessa, ci sarà l'intervento diretto di Gesù, Dio Uno e Trino, e della Madre Sua SS.ma per ripristinare l'armonia e l'ordine del creato cosi gravemente compromessi dalla perversità e cecità del genere umano.
 Questa purificazione in corso che avrà il suo non lontano e tremendo epilogo, vedrà impegnate le Potenze Celesti per debellare tutte le oscure potenze del male, e solo alla fine ci sarà l'intervento del Figlio di Dio e della Madre Sua SS.ma che determinerà l'esito della Vittoria finale: la chiesa di Satana sarà annientata e il Vessillo della Vittoria, la Croce, sventolerà gloriosamente sulla Chiesa Nuova la cui rigenerazione è in atto.

Nessuna cosa turbi la vostra fede
Il peso del male che grava sull'umanità è tale da immobilizzarla, essa ne è come schiacciata, eppure, questa umanità (p. 19) oggetto e centro di questa immane lotta, pare non rendersene conto.
La ragione per cui Noi Supremi Pastori ritorniamo con frequenza su questo argomento è semplicemente quella di preparare i vostri animi ed i vostri cuori ai momenti duri e difficili saturi di una sofferenza inesprimibile, di paure e di timori perché nessuna cosa per quanto grave, turbi la vostra fede e la vostra pace interiore; si fratello, la vostra pace interiore, perché se sarà salda la Fede, sarà preservata la pace interiore dei vostri animi.
 Ho parlato degli interventi del Verbo eterno di Dio fatto Carne e della Madre Sua SS.ma, sì essi interverranno con funzioni diverse; Gesù non interverrà nella mischia, il Suo intervento per debellare le forze oscure del male e ristrappare ad esse l'umanità perduta, è già stato compiuto con l'Incarnazione.
Satana con le sue Legioni sono state da Lui vinte per sempre; ora è l'umanità e la Chiesa in particolare, cioè il Corpo Mistico, che seguendo la sorte del Capo deve combattere la sua battaglia contro il corpo sociale di Satana, la Massoneria.
La " Madre " non è Dio, è creatura umana, ma è la " Seconda Eva " e la " prima " dopo Dio, è la prima delle creature che capeggia e capeggerà la Chiesa di Gesù fino alla vittoria, mentre l'intervento di Gesù sarà teso a volgere in bene il male degli uomini e a volgere a favore della Chiesa fatta completamente nuova, le distruzioni non valutabili da mente umana!

Quasi una " seconda " creazione
Ecco fratello don Ottavio perché " nolite judicare " ma solo adorate i Disegni stupendi di Dio che dall'iniquità delle forze oscure del male e dalla perversità di una umanità travolta e accecata dalla superbia, umana ed infernale, ne trarrà quasi una seconda creazione, donando al Cielo e alla (p. 20) Terra una Chiesa fatta Nuova, stupore per gli Angeli e gli uomini.
Preparatevi a vivere i tempi apocalittici ormai in atto e le cui conclusioni sono assai prossime, con questa convinzione, con questa salda fede e con questo amore.
Coraggio fratello, e così che dovrai preparare gli animi della Comunità cui presiedi, avanti senza smarrimenti, tu sai che se da noi non possiamo nulla, in Lui e per Lui possiamo tutto
Ti benedico e con te benedico il tuo confratello d.P. tutta l'Associazione e coloro che ti sono particolarmente cari nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (p. 21)

14 settembre 1978
DIRITTI E DOVERI

Scrivi fratello don Ottavio, sono Papa Giovanni XXIII.

Il messaggio che ti ha dato S. Teresa del Bambino Gesù merita, così come tutti gli altri, di farlo conoscere a tutte quelle anime cui e possibile farlo pervenire, infatti la vita sulla terra è veramente prova; prova personale per cui ogni creatura umana dovrà rendere conto del proprio operato, ma l'uomo non è solo sulla terra, è " naturalmente " socievole perché tale è stato creato da Dio, quindi dovrà render conto e della famiglia e delle società di cui è membro.
La prima, fra tutte le società di cui fa parte e di cui dovrà render conto, è la Chiesa, sia essa Cattolica oppure no, poi delle varie società Civili quali Comune, Provincia, Nazione, infine di quelle di carattere privato, perché ogni società comporta diritti e doveri.
Vedi don Ottavio, sono rarissime le anime fornite di questa sensibilità spirituale per cui ci si è fatta la convinzione che mancando verso qualcuna di queste società, per esempio Parrocchia, Comune o Stato, non sia peccato...
Il Nemico anche qui ha seminato convinzioni veramente... diaboliche.
Ma perché questa premessa a quanto ti voglio dire?
E' semplice: Noi Supremi Pastori abbiamo aperto un discorso con te inteso a prepararvi all'ora della purificazione e alla Chiesa rigenerata, è vero che sono già segnate dalla Misericordia Divina le anime destinate a superare lo scoglio della purificazione, ma " guai " a loro se non saranno pronte!
  
Fede e purezza di costumi adamantini
La vita cristiana " integrale " nella Chiesa nuova deve essere esente dai gravi mali di cui è affetta l'umanità di oggi. (p. 22)
Guai agli uomini che saranno colti impreparati!
Se la loro Fede dovesse vacillare e se il tenore della loro vita fosse bacato ed infetto dei gravi mali della vita cristiana presente, se Fede e purezza di costumi non fossero adamantini, terrore, disperazione e addirittura pazzia collettiva sarebbe la mietitura della loro vita terrena ed eterna!
Don Ottavio, fratello carissimo, dovete prepararvi seriamente con la preghiera invocante i " doni " della Fortezza e della Perseveranza, per essere coerenti a quanto vi è già stato suggerito da S. Teresa del Bambino Gesù e cioè fedeltà alla Fede, alla Legge e all'Amore; all'Amore che non teme, non giudica e non dubita, perché l'Amore sarà quello che vince.
Uniquique suum, a ciascuno il proprio, a Dio quello che è di Dio e al prossimo quello che è del prossimo.
Fratello don Ottavio, se dall'alto di una torre tu vedessi un uomo correre sulla strada, correre pazzamente verso un precipizio da cui non si può più risalire e, se quell'uomo fosse un tuo fratello, cosa faresti?
Non vorresti discendere volando per raggiungerlo e salvarlo dall'irreparabile? Sì vero?
Ebbene non è questo ciò che accade sotto i tuoi occhi?
Quanti uomini corrono pazzamente verso la rovina eterna della loro anima, verso quel precipizio da cui non si risale più!
Non ti è stato detto fin dal principio quando iniziasti la tua Comunione coi Santi: ciò che ti viene comunicato gridalo forte a tutti, perchè tutti sappiano, perchè nessuno possa dire di essere stato preso di sorpresa?

L'Amore in azione è amore più perfetto
- Se mi mettessi a gridare chi mi ascolterebbe se anche adesso per molti siamo stimati pazzi, e poi non è compito mio fare ciò che mi dici.
- Sì, fratello attenti pure agli ordini dell'Apostolo, ma non dimenticare che proprio l'Apostolo vi ha avvertito che (p. 23) l'azione del Nemico è triplicata in numero e potenza... ma gli sforzi tuoi e vostri non sono aumentati in proporzione.
Crescono le anime in pericolo di dannarsi; cresce la baldanzosa prepotenza del Nemico... voi invece non vi siete aggiornati adeguatamente! Dovete lottare con un Nemico che sa bene nascondersi e mimetizzarsi e meglio ancora destreggiarsi, siate vigilanti, siate prudenti e non scoraggiatevi, LUI è il più forte!
- Che dobbiamo fare per aggiornarci?
- Imparate a difendervi meglio, la fortezza, e quindi la vittoria nella lotta, sarà in voi nella misura che userete per liberarvi dalle scorie di tante piccole cose; più pura è la vostra anima e più grande sarà la vostra potenza.
Anche la polvere che si posa sulla pietra preziosa ne offusca lo splendore e quante volte non vai ripetendo che davanti a Dio niente è grande e niente è piccolo... ma anche con le cose piccole e minute si possono fare cose grandi e grandi conquiste nel campo pastorale!
 Non preoccupatevi di vedere i frutti; raramente vi sarà concesso anche solo di intravvederli, per un Disegno della Sapienza e Provvidenza Divina!
Così anch'io ho voluto rispondere al tuo invito e ti ringrazio di averlo fatto perchè l'amore in azione è amore più perfetto, in quanto l'amore sempre si dona e il donare a te, a voi, è motivo di giubilo.
Mi unisco alla numerosa schiera dei vostri amici della Patria Celeste nel chiedere all'Onnipotente Dio per mezzo dalla Regina nostra e vostra, aiuto, grazia e protezione contro le insidie del Nemico.
Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Amen. Amen. (p. 24)

2 ottobre 1978
L'OSCURITA' AVVOLGE TUTTA LA CHIESA

Scrivi fratello don Ottavio, sono Papa Giovanni Paolo I.

Dei Papi che ti hanno parlato io sono l'ultimo, ma questo non ha molta importanza, anche se breve, brevissimo è stato il mio Pontificato, appena sufficiente per rendermi conto dell'immane compito che è quello di un Papa; appena sufficiente per rendermi ragione come l'oscurità avvolga tutta la Chiesa, dal vertice alla base!
Sapevo e in parte conoscevo le congiure che il Maligno stava ordendo da tempo per impossessarsi della Chiesa di Cristo, ma che la sua malignità e il suo ardire fosse giunto a tanto, proprio l'ignoravo.
Dio Onnipotente con la mia elezione a successore di Pietro, perchè Lui l'ha voluta più che gli uomini, ha voluto dare alla Chiesa e al mondo un'ultima testimonianza della Sua infinita Misericordia ma gli uomini che stanno al vertice della Chiesa, hanno detto no a Gesù e alla Madre Sua e, perchè servi di Satana, sono risoluti a dare la Chiesa, mistero di salvezza e di Misericordia, in mano al Principe delle Tenebre.
Ancora una volta Satana ha sfidato Dio ordendo una congiura che per malizia, insidie e ricatti e senza precedenti, orbando la Chiesa del suo Legittimo Pastore per ripiombarla nel caos precedente.
Fratello don Ottavio, questo delitto, o meglio questa catena di delitti, perchè questo è il primo di una lunga serie non fa altro che precipitare i tempi, per cui ora potrai capire meglio la serie dei messaggi dei Supremi Pastori della Chiesa.

Restare fermi e saldi nella Fede
- Ma perchè o Padre Santo queste confidenze proprio a me montagna di spazzatura e di detriti? (p. 25)
Ti domandi perchè proprio a me, ma perchè ti ostini a dubitare? non ti è stato detto che hai una grande missione nella Chiesa, credi forse che l'Onnipotente Iddio abbia bisogno dei grandi e dei potenti della terra per attuare i Suoi disegni d'Amore? non ti è stato detto che Egli ti ha scelto per confondere la superbia untuosa e vellutata dei grandi e dei potenti della Chiesa? non scelse il piccolo Davide per abbattere la superba caparbia del gigante Golia? non scelse i Dodici come colonne della Sua Chiesa, e che proporzione vi è in questa scelta? vi era forse un nesso tra i Dodici e la missione che essi dovevano compiere?
Lui stesso ti ha detto " basta " coi perché, Lui è Dio e può tutto; piuttosto cerca di fare tesoro di quanto ti viene manifestato; l'oscurità fra non molto avrà avvolto tutta la Chiesa che sarà in totale balia delle potenze oscure del male, per questo dovrete restare fermi e saldi nella Fede perchè molti sul vostro esempio non abbiano a perdersi e a disperare.
Non vi ha detto Lui che anche nell'oscurità sarà vicino a voi e di non dubitare per non meritare il rimprovero diretto ai Suoi Apostoli che dubitarono sul lago di Genezaret?

Poi... il grande trionfo della Regina di tutte le Vittorie
La prova cui ora sei sottoposto coi membri della nascente Comunità è ancora lieve di fronte alla grande prova che vi attende!
Don Ottavio fratello carissimo cerca, cercate di ricordare quanto vi e stato detto anche dai miei predecessori; guardatevi dal fare l'abitudine a questi grandi doni e favori a voi gratuitamente dati, quindi fiducia illimitata e abbandono completo alla Sua divina Volontà.
Nell'eternità tutto è presente, il passato e il futuro non sono per l'eternità ma sono per voi in cammino sulla terra per cui il tempo d'attesa pare non passare mai... ma l'attesa sarà breve, poi lo scontro senza precedenti segnato dal (p. 26) grande trionfo della Regina di tutte le Vittorie che d'ora innanzi onorerete nella vostra Comunità.
- Padre Santo, quale sarà l'immagine della Regina di tutte le Vittorie, quella di Malè?
- Vi sarà indicato presto.
- Padre Santo e ciò che sta succedendo da stamattina in casa nostra, che vuol significare?
- Che siete al centro di una tremenda lotta fratello don Ottavio, ma che Lei, la Regina di tutte le Vittorie, è con voi!
Quindi, oltre a Lui, vi è stato miracolosamente confermato che in mezzo a voi vi è pure Lei .Questo deve infondere in tutti fiducia, amore, abbandono, serenità e pace.
Fratello insieme innalziamo a Dio Uno e Trino uniti ai Cori Angelici l'inno di lode:
Santo, Santo, Santo e il Signore il Dio degli eserciti,
a Lui ogni onore e gloria nei secoli dei secoli Amen.
Ti benedico fratello, vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Amen. Amen. (p. 27)

5 ottobre 1978
GRAVITÀ DEL PECCATO

Scrivi, sono Benedetto XV che con quest'ultimo messaggio completo la serie dei messaggi dei Supremi Pastori della Chiesa.

Fratello don Ottavio rendiamo omaggio a Dio Creatore e Signore, Padre Misericordioso per tutte le sue creature che ama da sempre, che a tutte provvede e che tutte dirige al proprio fine.
Fra tutte le creature però che docilmente ubbidiscono al loro Creatore e Signore ve n'è una, l'Uomo che nella sua superbia osa ribellarsi aumentando in se e nell'intero universo disordine e squilibrio.
Da questo fratello don Ottavio puoi farti un'idea della gravita del peccato, dell'entità impressionante di questo disordine e della universalità dei mali di questa umanità ribelle, incredula ed atea che, insidiata dall'inferno si è messa contro Dio e inspiegabilmente proprio contro ogni principio di logica, di buon senso e di fede, Lo odia!
Le potenze oscure del male hanno portato l'umanità a un eccesso così assurdo per cui oggi vedete il male spinto agli estremi limiti dell'immaginazione, accettato, ascoltato e amato!!
In tale situazione pur sempre nel rispetto della libertà personale e sociale Gesù e la Madre Sua SS.ma hanno cercato di far rinsavire l'umanità e in particolare la Chiesa portata lontana da quella " fonte " da cui ha avuto origine e vita e da cui fu alimentata, ma i Loro interventi sono stati resi vani dall'orgoglio e dalla presunzione con cui le potenze oscure del male sono riuscite a contagiare le anime, le strutture civili e religiose; sono poche oggi le anime e le istituzioni che ne sono rimaste illese. (p. 28)
Ecco perchè l'esasperata follia di Satana è oggi tanto esaltata dal successo ottenuto per le incorrispondenze di coloro che, sorretti dall'umiltà, povertà e obbedienza dovevano portare nel mondo la Parola di Vita e Salvezza, ma che non hanno fatto.

I1 vero dramma
 La superbia ferita oggi non vuole accettare e tanto meno ammettere questa tremenda realtà e responsabilità, infatti per costoro il prestigio, lo sfarzo, il comodo hanno avuto il sopravvento nella loro vita, cosicché da " nemici " di quelle forze oscure che avrebbero dovuto combattere senza posa precedendo il grande esercito dei Soldati di Cristo si sono fatti collaboratori del " nemico per eccellenza " della Chiesa e delle anime.
Questo, fratello don Ottavio, è il vero dramma che precede la più immane tragedia che il mondo umano abbia conosciuto.
Nessuno che non abbia in sé un briciolo di umiltà vuol sentirsi dire di aver tradito, ma se qualcuno obbedendo a Dio, li pone davanti a fatti concreti e reali, all'unisono, non potendo negare l'evidenza, lo chiamano pazzo o maniaco...
Le conseguenze di questa situazione, non nuova nella Chiesa anche se mai così universalizzata come oggi, ti sono state ben chiarite da altri che ti hanno già parlato, ora fratello caro, può Dio che è Misericordia infinita permettere che le anime create da Lui e Redente col Suo Preziosissimo Sangue, abbiano a precipitare sempre più numerose nell'Inferno?
No! non lo può; non può Lui Amore infinito permettere che vada in perdizione ciò che da sempre infinitamente ama...allora sarà Lui a provocare l'ora della perdizione?
No! ciò ripugna alla Sua Natura Divina infinitamente perfetta e buona... allora?
Come già ripetutamente ti è stato detto, Dio permetterà che sia Satana a provocare la sua sconfitta,. per cui sarà (p. 29) Satana a scatenare questa terribile bufera in cui per l'intervento diretto della Madre nostra SS.ma avrà la peggio.

Non tutti vedono... pochissimi accettano
Fratello carissimo i Supremi Pastori che ti hanno parlato prima di me avevano tutti un solo intento e un solo fine, prepararti e prepararvi perchè nessuno di voi venga meno nell'ora dura della prova; siate cauti, prudenti, non esponendovi più volontariamente agli attacchi dei vostri nemici.
Cauti, prudenti, riservati nel parlare, perchè fratello caro non tutti vedono ciò che voi vedete; non tutti pensano ciò che voi pensate; non tutti, anzi pochissimi, accettano ciò che voi vivete.
Fratello don Ottavio, siate fermi nella Fede, perseveranti nella Carità, fiduciosi nelle verità che vi sono state date dall'Amore di Lui nei vostri confronti, uniti in un solo inattaccabile blocco granitico, uniti a Lui e uniti tra di voi.
In questo sta la vostra fortezza e in questo è assicurata la vostra Comunità; ora i nemici vi seguono, vi spiano, vi odiano, ordiscono anche congiure contro di voi, ma tutto ciò sarà invano se voi ascolterete e agirete in conformità ai suggerimenti che vi sono stati dati.
Coraggio e avanti nel Nome santo di Gesù e della Madre Sua SS.ma.
Io prego perchè la benedizione di Lui, Dio Uno e Trino, della Madre Sua e nostra discenda su ciascuno di voi, sulla Comunità e rimanga sempre nei secoli dei secoli.
Amen. Amen. Amen. (p. 30)




lunedì 7 agosto 2017

Benedetto XVI - Motu Proprio

Motu Proprio